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mercoledì 31 agosto 2011

Una "piacevole" costrizione

Pensieri scritti il: 25/08/11 - Malga Valtrighetta mt. 1.425
Vacanza a Roncegno Terme

Oggi abbiamo scelto di fare una passeggiata nel bosco, dopo la divertente piscina di ieri. Venire in montagna e non stare in mezzo al bosco ci sembra un sacrilegio. Destinazione Malga Valtrighetta. Purtroppo la malga è chiusa, torneremo un po' più giù per il pranzo.

Giulia e Roman intraprendono un sentiero nel bosco per andare a vedere un'oasi del WWF. Li accompagno per un pezzetto ma poi li devo lasciare perchè il sentiero inizia ad essere un po' tortuoso per me e la mia panciona di oramai 34 settimane e 5 giorni. 
Ritornando mi fermo un po' a contemplare la natura ma poi degli altri escursionisti mi disturbano e preferisco trovare un posticino dove piazzarmi con il mio asciugamano. Prendo lo zaino in macchina e trovo un posticino non lontano dal parcheggio dove sistemarmi.
Provo a descrivervi il posto, provate a chiudere gli occhi ed a immaginarlo.
Seduta in mezzo agli alberi di abete, una roccia ricoperta di muschio mi fa da schienale, il terreno nonostante sia pieno di aghi, rametti spezzati e pigne è molto soffice.
Le formiche laboriose grandi circa un centimetro corrono avanti e indietro trasportando foglie, pezzetti di pigne, compagni morti molto più pesanti di loro. I ragnetti tessono le loro tele tra un albero e un altro. L'aria è fresca, tra i rami degli alberi filtra qualche raggio di sole che riscalda quando ti colpisce ma non dà fastidio, anzi con molta discrezione dopo un pò se ne va e fa capolino in un altro punto. C'è un intenso profumo di bosco: odore di pini, di resina, di muschio, di terra e l'aria sembra pulita. Si sentono molti rumori: i grilli, il torrente che scorre tra le rocce formando piccole cascate, il cinguettio degli uccellini e in lontananza il campanaccio delle mucche al pascolo. Ogni tanto l'abbaiare di un cane e il passaggio di un aereo. Essendo vicino al parcheggio sento anche il rumore di auto, il chiaccherio delle persone. Non sono però fastidiosi. La civiltà e la natura si incontrano per unirsi e fondersi in un tutt'uno.
Mi sento bene. Respiro intensamente questo profumo, mi riempio gli occhi di questo verde, marrone e azzurro e ne scatto una fotografia mnemonica per tirarla fuori dai cassetti della memoria nei momenti in cui vorrò rilassarmi.
Chiudo gli occhi e immagino uno gnomo che vive in una casetta di legno nel sottobosco. Finestrelle tonde piene di fiorellini, una porticina rossa e lui indaffarato a spaccare legna. Con la sua lunga barba, il cappello rosso a punta, la faccia rugosa con le guance rosse non so dire quanto vecchio sia ma mi ispira molta tenerezza. Gli animali del bosco passando a loro modo lo salutano e lo ringraziano che con il suo lavoro preserva la natura e il bosco.
Riapro gli occhi, il sole ha fatto capolino sopra la mia testa. Respiro ancora profondamente e poi sento la voce di Giulia e Roman. Si torna alla normalità.
Una "piacevole" costrizione in un luogo incantato!
Fede

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